Il murale Tuttomondo di Keith Haring a Pisa è una fantasiosa opera artistica realizzata dal celebre artista statunitense su una facciata della canonica della Chiesa di Sant’Antonio Abate. Risale al giugno ’89 ed Haring, invitato in Toscana da Piergiorgio Castellani, uno studente universitario della Valdera, la ultimò in soli 4 giorni. Questa fu l’ultima opera pubblica da lui eseguita prima della sua scomparsa nel febbraio 1990 a causa delle complicanze correlate all’AIDS.
Le fasi della realizzazione del murale Tuttomondo a Pisa
La realizzazione del grande murale Tuttomondo a Pisa coinvolse varie persone. In linea di massima la definizione dell’opera si concretizzò in 3 fasi principali:
- Imbiancatura della parete. Per la messa a punto di quella che sarebbe stata la “tela murale” su cui dipingere fu predisposto un pannello dalla ditta Caparolcenter di Vicopisano.
- Creazione dei personaggi. In questa fase vennero disegnati i vari “omini” che compongono il Tuttomondo.
- Colorazione. Nell’ultima fase Haring fu aiutato da studenti e da alcuni artigiani della già rammentata Caparolcenter che donò anche la vernice utile alla realizzazione dell’opera.
Le varie fasi della realizzazione del Tuttomondo sono documentate anche in 2 video girati da Andrea Soldani: “L’Arte in diretta”, un filmato di circa 5 minuti, e “Tuttomondo”, un’intervista di circa 27 minuti.
Il titolo Tuttomondo, che l’artista di Reading attribuì all’opera racchiude il significato di pace, unione e fratellanza tra i vari popoli della Terra.