Avete mai sentito parlare o avete mai visto la testa di bue sul Duomo di Firenze? Sul fianco sinistro della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, su di un capitello, si erge la testa di un bovino che alcuni definiscono mucca e altri toro. È evidente che da un punto di vista strettamente stilistico questa presenza stride con il complesso architettonico in questione, ma allora cosa ci fa questa rappresentazione animalesca in un contesto simile? La risposta provano a darla due storie.
Le possibili ragioni della testa di bue sul Duomo di Firenze
Per la presenza della testa di bue sul Duomo di Firenze ci sono principalmente due spiegazioni, una nobile e una sarcastica.
Il primo motivo, ovvero quello nobile, giustifica il posizionamento di questa statua quale omaggio a tutti gli animali che erano stati impiegati per la realizzazione di questa mastodontica opera architettonica.
Il secondo motivo, decisamente più terreno e popolano, si basa su una cronaca di tradimenti cittadini. La leggenda, infatti, narra che il mastro carpentiere che lavorava alla realizzazione della Cattedrale avesse un flirt con la moglie del panettiere della Piazza. Un giorno però la relazione venne alla luce e i due fedifraghi dovettero lasciarsi.
A quel punto, il maestro carpentiere avrebbe deciso di prendersi una rivincita piazzando una testa di bovino con tanto di corna davanti alla bottega del panettiere per rammentargli sempre quelle che aveva avuto lui.
Legata alla storia di questa chiesa fiorentina c’è anche la leggenda del rifrullo del diavolo.