Il DPCM Natale 2020 è stato diffuso nella tarda serata di venerdì 18 dicembre dal Premier Giuseppe Conte. Il Presidente del Consiglio ha enunciato le misure per le prossime festività natalizie con un intervento in diretta televisiva a reti unificate e in streaming online su Facebook. Il nuovo documento sancisce che dal 24 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 l’Italia sarà in regime di Zona Rossa nei giorni festivi e prefestivi, mentre sarà in Zona Arancione nei giorni feriali. Per il fine settimana dal 18 al 20 dicembre, così come il 21, 22 e 23 dicembre, gli italiani potranno spostarsi e dovranno comportarsi attenendosi alle regole stabilite per la fascia di appartenenza. A tale riguardo, da domenica 20 dicembre ci sarà il ritorno della Toscana in Zona Gialla.
DPCM Natale 2020: il calendario dei giorni in Zona Rossa e in Zona Arancione
Il DPCM per le feste di Natale 2020 impone una decisa stretta per provare a limitare con vigore le nuove possibilità di contagio da Covid e scongiurare una terza ondata.
Dalla Vigilia di Natale all’Epifania gli italiani saranno in Zona Rossa per Natale, Capodanno, Befana, vigilie e sabati, e in Zona Arancione per i giorni lavorativi.
Ricapitolando:
Giorni in Zona Rossa. 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre, 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio.
Giorni in Zona Arancione. 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio.
Regole per Pranzi e Cene
Per i pranzi e le cene di Natale, Capodanno e altri giorni delle prossime festività è permessa la presenza nella propria abitazione di massimo 2 persone non conviventi
Dal computo comunque non vengono conteggiati i giovani con età minore di 14 anni, i disabili e le persone non autosufficienti.
Spostamenti e circolazione nei comuni
In Zona Rossa è vietato ogni spostamento anche nel proprio comune di residenza, se non per ragioni di lavoro, salute e necessità.
In Zona Arancione, invece, è possibile circolare nel proprio comune, ma non recarsi in altre località se non per eccezioni previste dalle varie ordinanze regionali.
Per tutte le festività, comunque, potranno spostarsi entro un raggio di 30 chilometri, coloro che abitano in comuni con meno di meno di 5.000 abitanti, senza però recarsi nei capoluoghi di provincia.
Per negozi al dettaglio, attività commerciali, bar, pasticcerie, ristoranti e trattorie continuano a valere le misure stabilite fino ad adesso per le zone rosse e arancioni.
